La pirateria alimentare dei vini del made in Italy a tavola supera i 60 miliardi

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L’allarme Coldiretti: il parmesan ha superato il Parmigiano Reggiano. Secono un’analisi dell’associazione degli agricoltori due prodotti su tre in commercio all’estero sono falsi

MILANO – Dal Parmesan che in termini di produzione ha superato il vero Parmigiano Reggiano al Pesto piccante made in Thailandia. Dal Chianti svedese al caffe bulgaro Mafiozzo. Il mito del made in Italy alimentare resta così forte all’estero da spingere all’estremo i tentativi di imitazioni con rischi per la produzione nostrana crescenti: ormai due prodotti su tre in vendita sul mercato internazionali sono falsi e “la contraffazione, la falsificazione e l’imitazione del made in Italy alimentare nel mondo ha superato il fatturato di 60 miliardi di euro. Si tratta di prodotti che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale” avverte la Coldiretti.

In un’analisi divulgata in occasione dell’incontro “la lotta alla contraffazione e alla pirateria” ad Expo l’associazione degli agricoltori spiega che “il falso made in Italy a tavola colpisce in misura diversa tutti i diversi prodotti, dai salumi alle conserve, dal vino ai formaggi ma anche extravergine, sughi o pasta e riguarda tutti i continenti. In realtà – spiega una nota – a differenza di quanto avviene per altri articoli come la moda o la tecnologia, a taroccare il cibo italiano non sono i paesi poveri, ma soprattutto quelli emergenti o i più ricchi a partire proprio dagli Stati Uniti e dall’Australia”.

Fonte: Sole 24 Ore economia
http://www.repubblica.it/economia/2015/10/05/news/contraffazione_coldiretti-124360707/?ref=search