A Vinitaly “l’angolo del vino tarocco”
Coldiretti nel proprio stand ha allestito uno spazio con esposti i vini italiani contraffatti che provocano perdite stimabili in oltre un miliardo di euro sui mercati mondiali.
Dal Bordolino nella versione bianco e rosso con tanto di bandiera tricolore al Meer-secco, ma ci sono anche il Barbera bianco prodotto in Romania e il Chianti fatto in California, il Marsala sudamericano e quello statunitense e il Kressecco tedesco tra le contraffazioni e imitazioni dei nostri vini e liquori più prestigiosi che complessivamente provocano perdite stimabili in oltre un miliardo di euro sui mercati mondiali alle produzioni Made in Italy.
La Coldiretti, per sensibilizzare le Istituzioni in vista dell’Expo, ha allestito al Vinitaly «L’angolo della vergogna» nel proprio stand.
Ha esposto al Vinitaly alcuni esempi del vino «tarocco» che invade il mondo.
Il fenomeno del falso vino «Made in Italy» – informa la Coldiretti – trova un forte impulso anche dalle opportunità di vendita attraverso la rete dove è possibile acquistare pseudo vino ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit – anch’essi esposti dalla Coldiretti – che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Verdicchio, Lambrusco o Montepulciano.
Il vino in polvere può essere facilmente acquistato anche direttamente nei negozi di alcuni Paesi dell’Unione Europea, dalla Gran Bretagna alla Svezia dove è stato scoperto uno stabilimento di produzione.
Fuori dall’Unione Europea dove uno dei più grandi produttori di wine kit si trova in Canada http://www.vinecowine.com/ e, con i marchi California Connoisseur, KenRidge, Cellar Craft, European Select, vende kit di Verdicchio, Chianti, Barolo, Amarone, Valpolicella ai quali – denuncia la Coldiretti – si è limitato ad aggiungere semplicemente l’aggettivo «style».
12
Mag